Teatro mobile per spettatore-visitatore audioricevente
un progetto di MARCELLO CAVA
Nel tempo dell’individualità e della solitudine, nel desiderio-bisogno di percorsi di ascolto indipendenti ed esclusivi, abbiamo ideato una formula sperimentale che prevede lo spettatore-visitatore audioricevente.
Partendo dalla formula consolidata dell’audio guida la partecipazione all’evento avviene attraverso l’utilizzo di un sistema audio, composto da -Trasmettitore ad alta potenza a base fissa (con elevata stabilità e potenza del segnale) o trasmettitore portatile collegabile con canale audio esterno, collegabili al mixer. -Microricevitori ultraleggeri di qualità superiore. -Auricolari soft in ear (tipo Ipod) o cuffie ad uso esterno, elevata qualità audio.
Con l’uso della trasmissione via radio e della tecnologia di controllo digitale, i “visitatori” sono guidati e-o possono scegliere liberamente il loro percorso e le informazioni audio li seguiranno (quando i si avvicinano ad una situazione-luogo-ambiente- oggetto il ricevitore farà ascoltare solo le informazioni associate).
Lo spettatore partecipa all’evento itinerante ascoltando la partitura testuale, sonora e musicale dalla cuffia di cui è stato dotato e le informazioni audio trasmesse possono essere “in tempo reale” (eventi in diretta, anche multimediali) o “pre registrate” (contenuti registrati in precedenza). Le “stazioni” del suo viaggio saranno modulate sulle tappe (non necessariamente analogiche e cronologiche) del testo messo in scena e gli accadimenti visivi e spaziali.
Azioni attoriali dal vivo, significanze dei luoghi-ambiente, installazioni specifiche di arte visiva, allestimenti leggeri e mobili, musica dal vivo potranno modularsi in situazioni di base permanenti e in accadimenti eccezionali che non escludono momenti aggregativi e collettivi più simili all’evento spettacolare tradizionale.
L’utilizzo degli strumenti percettivi sensoriali è così tutelato e amplificato rispetto alle costrizioni ambientali e logistiche e, trattandosi di progettualità legate a luoghi ed ambienti anche di pregio, vincolati e tutelati per funzioni ordinarie diverse, gli allestimenti di fatto inesistenti evitano ogni controindicazione legata ad impatti ambientali ed acustici diversi dall’ordinario.
Una tendenza del teatro contemporaneo si basa sull’utilizzo di “spazi esistenti”, cioè location non teatrali, in genere di natura insolita o particolarmente interessante. Nessuna avrebbe potuto essere più interessante, in rapporto con il Giulio Cesare di Shakespeare, dei ruderi dei Fori romani. Attuando una rappresentazione in questa location – a una sorta di grado zero della storia – ha portato a una serie di scelte da operare. Essendo in questo spazio, come usarlo? “Giulio Cesare” ha preso la decisione di muoversi lungo tutti questi spazi, cambiando continuamente la localizzazione delle scene. In questo modo momenti diversi sono stati recitati in “stanze” diverse. Abbiamo apprezzato l’uso degli abiti moderni (niente toghe). Il sonoro era un altro problema da risolvere: le voci non amplificate si sarebbero perse nel rumore del traffico circostante, a meno che gli attori e il pubblico non si ammassassero gli uni agli altri. La decisione di trasmettere le voci attraverso le cuffie ha permesso agli attori di spaziare in tutto l’ampio spazio dei Fori. L’effetto è stato formidabile. Prof. John Gillies, Full Professor of English Literature, University of Essex
Il TEATRO MOBILE IN CUFFIA è stato sperimentato nel 2016 nel
Viaggio con GIULIO CESARE ai Fori Imperiali e ai Musei Capitolini (e alle Cave di Marmo di Tivoli)
Frammenti da ANTONIO E CLEOPATRA (Centrale Montemartini)
SANTA GIOVANNA DEI MACELLI all’ex Mattatoio di Testaccio
Workshop Michelangelo (San Pietro in Vincoli) vedi sottoelemento>>>